NO BULL… ti mette le aaaaali

no bull... ti mette le ali

progetto di prevenzione e contrasto del bullismo.

È un progetto rivolto ad integrare diversi livelli di intervento, dalla comunità alla scuola come sistema, al gruppo-classe, fino ai singoli individui coinvolti più direttamente nel problema e alle famiglie. L’educatore è presente nelle classi per favorire un clima di cooperazione e soluzione pacifica dei conflitti, per facilitare la crescita dei ragazzi, migliorando la responsabilizzazione e la consapevolezza riguardo al bullismo.

chi?

a chi è rivolto il servizio

Adolescenti e giovani dagli 11 ai 20 anni, protagonisti in modo diretto o indiretto di episodi di bullismo, sia in contesto scolastico che in ambiente extrascolastico.

obiettivi?

cosa perseguiamo

  • Prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo;
  • Potenziare le possibilità di intervento di insegnanti, genitori ed educatori;
  • Responsabilizzare i ragazzi nelle relazioni tra i pari (in ambiente scolastico ed extrascolastico);
  • Stimolare il coinvolgimento dei genitori e la collaborazione tra scuola, famiglia e le altre agenzie del territorio;
  • Ridurre l’impatto che le manifestazioni del bullismo possono generare nella comunità locali.
  • Sostenere i contesti educativi “naturali”, favorire l’emersione del problema e la sua rielaborazione da parte di tutti gli attori;
  • Innescare processi di cambiamento nelle situazioni di bullismo già in essere.

step?

fasi di realizzazione

1.1. Formazione di un tavolo tra i soggetti coinvolti (personale docente e non-docente della scuola, rappresentante del comune, associazioni del territorio, rappresentanti del comitato genitori del comune o della scuola…).
1.2. Condivisione, osservazione e valutazione di episodi critici relativi al fenomeno del bullismo su cui si vuole intervenire e analisi incrociata dei bisogni.
1.3. Progettazione di interventi mirati e coordinati tra i vari soggetti. Tali interventi, in base a quanto emerso al tavolo di discussione, possono essere orientati sia alle vittime, che ai bulli.
1.4. Realizzazione delle azioni individuate.
1.5. Verifiche periodiche e monitoraggio da parte degli operatori della qualità e della correttezza metodologica degli interventi.
1.6. Condivisione finale delle varie esperienze fatte nel territorio nel corso del progetto.
1.7. Valutazione del progetto tra tutti i soggetti coinvolti.

come?

interventi e metodologie

L’idea di fondo del progetto è che il bullismo, per quanto sia un fenomeno che si manifesta prevalentemente nelle scuole, abbia pesanti ricadute sociali. Riteniamo perciò che oltre alle scuole vadano coinvolte anche le altre agenzie del territorio in una cornice sistemica più efficace.

La metodologia adottata sintetizza diversi modelli di intervento, applicati in modo differenziato a seconda delle realtà e delle esigenze rilevate.
Indicativamente gli interventi possono prendere più direzioni. Ne evidenziamo alcune:

  1. Agli adulti in gioco (insegnanti, collaboratori scolastici, genitori, educatori di altre agenzie del territorio) possono essere dedicate azioni di formazione, consulenza e sensibilizzazione, affinché possano comprendere gli elementi necessari per riconoscere il fenomeno ed acquisire strumenti per intervenire in modo efficace.
  2. I vari contesti individuati, istituzionali e non, possono essere potenziati, con l’inserimento di un educatore, che, qualora richiesto, svolge azioni di prevenzione e contrasto nei luoghi individuati, anche in collaborazione con le risorse del territorio.
  3. Progetti ad hoc sui casi di bullismo già in essere, condotti direttamente dagli operatori del progetto che si avvalgono di strumenti laboratoriali, metodologie di conduzione dei gruppi, colloqui individuali con i ragazzi maggiormente coinvolti. Uno strumento efficace e concreto in tal senso può essere, ad esempio, lo “Spazio adolescenti”, uno spazio di crescita, pensato per gli adolescenti che nasce dal bisogno che i ragazzi manifestano di comunicare con adulti disposti ad ascoltarli in maniera non giudicante e capaci di cogliere e valorizzare quegli elementi significativi per la loro crescita, attraverso anche un confronto costruttivo con i coetanei. Questo contesto facilita i ragazzi nella comunicazione facendogli fare un’esperienza di relazione sociale.

valutazione

valutazione del progetto

Al termine del progetto verranno valutati:

  • l’indice di copertura del territorio raggiunto del progetto;
  • il gradimento per il progetto da parte di genitori, ragazzi e insegnanti;
  • la ricaduta positiva dei servizi offerti nelle scuole e nel territorio;
  • l’esito dei casi di bullismo affrontati;
  • l’attivazione di nuovi progetti e collaborazioni;
  • la riduzione degli atti di vandalismo e di vittimizzazione.

Per informazioni:

politichegiovanili@cooperativasocialecarovana.com